L’alimentazione del sistema idrico urbano del Comune di Pontelandolfo avviene per il tramite di due linee esterne, entrambe confluenti nel serbatoio urbano, posto in località Piana della Croce.
La prima condotta adduttrice proviene dalla sorgente Grotte, posta a quota di circa 550 m e giunge sino al significativo serbatoio-partitore posto in adiacenza a quello urbano: dal partitore si diparte sia una linea destinata ad alimentare parte del sistema rurale, nonché altri comuni del comprensorio, e sia una breve allacciante che si immette proprio nel serbatoio urbano. La portata consegnata nel serbatoio urbano è pari a circa 5,5 l/s.
La seconda condotta adduttrice proviene dalla sorgente S. Elmo, posta a quota di circa 745 m. Tale condotta adduttrice serve sia il serbatoio del centro urbano, con portata ivi consegnata di circa 6 l/s, che parte della rete rurale.
La problematica progettuale era legata all’adduzione, nel periodo invernale, dalla sorgente S.Elmo di acqua che contiene sospesa una frazione limosa che rende problematico il suo utilizzo.
Infatti nella sorgente S.Elmo sono presenti i seguenti manufatti :
Il sistema cosi composto comporta che:
Invece nella sorgente “Acqua del campo” l’acqua derivata risulta di buona qualità sia nel periodo estivo, con portate di circa 4 litri al secondo, che nel periodo invernale, con portate che in alcuni casi arrivano a circa 100 litri al secondo, portata che è esuberante rispetto alle adduttrici di servizio in partenza dalla sorgente.
Pertanto la soluzione che si è prospettata è stata quella di provvedere alla costruzione di una condotta di adduzione che porti nel periodo invernale parte dell’acqua derivata dalla sorgente “Acqua del campo” al serbatoio “Macchie” per essere poi posta al servizio del centro urbano e della parte di rete idrica rurale ivi servita dallo stesso serbatoio.
Altra problematica a cui era necessario porre rimedio era la fatiscenza di alcuni tratti della rete idrica rurale e le conseguenti perdite lungo tale rete che da un lato rischiavano di inficiare la qualità dell’acqua rendendola non idonea ad un uso potabile, dall’altro non consentivano di servire correttamente tutte le utenze a causa della conseguente perdita di carico.
L’indagine ha permesso di evidenziare diversi tratti di rete idrica rurale in perdita ma con il finanziamento afferente il progetto era possibile porre rimedio con la sostituzione della condotta solo ad alcuni tratti di rete ed in particolare i tratti tra le strade comunale “Ricci” e “Parrocchiana” e il tratto afferenti le strade comunali “S.Caterina” e “Tratturo” siti nella zona “Piana di Lanna” indicati come prioritari dall’Amministrazione Comunale.
In dettaglio gli interventi effettuati sono stati i seguenti :
Tranne alcuni tratti l’intervento si è sviluppato lungo strade comunali.
Nei tratti tra i picchetti 4-7 e 26-28 si è provveduto all’emissione del decreto per l’occupazione temporanea della fascia necessaria per la esecuzione dei lavori e la successiva trascrizione di servitù di acquedotto.
Nella redazione del progetto esecutivo si è altresì tenuto in conto le osservazioni prodotte dai tecnici del Consorzio Alto Calore in particolare modo per la messa in funzione del serbatoio della sorgente “Acqua del Campo”.
Per le tubazioni della condotta di adduzione sono stati utilizzati : Tubo in acciaio elettrosaldato longitudinalmente, secondo norme UNI 6363/84, con giunto saldato a bicchiere cilindrico o sferico, rivestito esternamente con polietilene estruso di colore rosso a guaina circolare secondo norma UNI 9099 in triplostrato (R3), costituito da un primo strato di primer epossidico su cui sono poi coestrusi adesivo e polietilene. Internamente rivestito con uno strato di materiale epossidico con spessore pari a mm 0,250, costituito da un sistema bicomponente privo di solventi, formato da un catalizzatore e da una resina di base, conforme alle disposizioni del Ministero della Sanità per i materiali posti a contatto con le sostanze alimentari destinate al consumo umano. (Tipo Gysko).